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«È necessario che l’Europa riveda gli accordi di ‘Dublino 3’ aggiornati pochi mesi fa proprio dal ministro Alfano. Probabilmente, mentre li firmava, era distratto.


L’Ue si faccia carico dei costi dell’accoglienza e distribuisca equamente i richiedenti asilo in tutti i 28 Stati che la compongono, perchè fino ad ora il peso dell’emergenza immigrazione è stato interamente scaricato sulle spalle degli italiani. Sentire dal governo che l’Europa sta dimostrando una lieve apertura non è sufficiente: questo tema sarebbe dovuto essere il primo punto all’ordine del giorno del semestre italiano di presidenza Ue. L’Europa non può esserci solo quando ci assegna i compiti a casa. Senza risposte io proporrei l’apertura di un bel corridoio umanitario, che parta dal mediterraneo e arrivi direttamente al confine con la Germania».

Lo ha detto il presidente di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, Giorgia Meloni, nel corso della trasmissione di Radio Rai1 “Bianco e nero”.

«Mare nostrum è un fallimento di questo governo che ha dimostrato di non essere in grado di governare la politica migratoria e malgrado quello che ci viene raccontato da Renzi e Alfano, Triton non sostituirà mare nostrum visto che questa operazione europea costerà un terzo di quello che l’Italia spende per mare nostrum. C’era un tempo nel quale anche noi, come tutto il resto del mondo, avevamo alcuni banali regole per normare la questione migratoria. Ora invece si è pensato di abolire il reato di immigrazione clandestina, mentre in altri civilissimi stati, come la nostra ‘madre’ e ‘massima fonte di ispirazione’ Germania, si approvano leggi che prevedono l’esplulsione per i cittadini stranieri, anche comunitari, che vivono lì ma non lavorano da 6 mesi. Solo in Italia invece, nella quale esistono reati di qualsiasi tipo, si può entrare e restare illegalmente», ha spiegato Meloni.

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