Sono trascorsi due anni dall’ignominia del massacro compiuto dai terroristi di Hamas contro migliaia di civili inermi e innocenti israeliani, donne e bambini compresi. Crimini indicibili che fanno del 7 ottobre una delle pagine più buie della storia. Oggi rinnoviamo la vicinanza ai famigliari delle vittime e torniamo a chiedere la liberazione degli ostaggi, che ancora oggi attendono di tornare a casa dopo due anni di prigionia, vessazioni, sofferenze. La violenza di Hamas ha scatenato una crisi senza precedenti in Medio Oriente. La reazione militare di Israele è andata oltre ogni principio di proporzionalità, e sta mietendo troppe vittime innocenti tra la popolazione civile di Gaza.
L’anniversario di oggi cade in un momento in cui si intravede la concreta possibilità di porre fine a questa guerra. Il Piano di pace presentato dal Presidente Trump – che ha incontrato il convinto sostegno non soltanto delle Nazioni europee, ma anche dei Paesi arabi e islamici – offre una opportunità che non deve andare sprecata, per giungere a una cessazione permanente delle ostilità, riportare a casa gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas e avviare un processo verso un quadro di pace e di sicurezza in tutto il Medio Oriente.
Abbiamo tutti il dovere di fare quanto è nelle nostre possibilità affinché questa preziosa e fragile occasione abbia successo. L’Italia non ha mai fatto mancare il suo contributo in questa direzione, e continuerà a fare la propria parte”. Lo dichiara il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
“E’ doveroso rivolgere un pensiero alle vittime dei crimini compiuti in quella martoriata terra, agli ostaggi ancora nelle mani di Hamas e ai loro familiari. Ricordare quegli atti efferati sia anche di monito a coloro che li celebrano o non disdegnano di sfilare fianco a fianco con chi li celebra. E ora che uno spiraglio di pace sembra finalmente aprirsi all’orizzonte, l’auspicio è che tutti gli attori coinvolti si impegnino per non sprecare questa preziosa occasione”, afferma Lucio Malan, presidente dei senatori di Fratelli d’Italia.
“Sono trascorsi due anni dal 7 ottobre 2023, da quella barbarie nella quale per mano del terrorismo e dell’estremismo di Hamas morirono migliaia di israeliani e centinaia furono catturati, alcuni dei quali ancora oggi in ostaggio. Donne ed uomini, bambini ed anziani, tutti vittime dell’odio. L’Italia non ha mai dimenticato quella data, e in questi due anni in ogni occasione ha fatto sentire la propria vicinanza e solidarietà. Da allora si è scatenata una spirale di violenza che ha assunto dimensioni dinanzi alle quali non è possibile tacere, sia in quei territori feriti che nel resto del mondo a scapito di civili incolpevoli.
Nelle ultime settimane si è aperto uno spiraglio di pace, grazie al piano del presidente Trump che sta trovando un’ampia convergenza a livello internazionale, a partire dal nostro Governo che si è impegnato affinché questa occasione non vada sprecata. In questo secondo tragico anniversario ritrovare la strada della pacificazione costituisce il miglior modo per onorare quelle migliaia di vite perdute, e per condannare definitivamente il terrorismo di Hamas.
Per questo tutti dobbiamo sentire l’obbligo di sostenere questo sforzo di pace e di non dividerci in fazioni, che farebbero soltanto il gioco di chi ha sempre soffiato sul fuoco dell’odio e della guerra”, conclude Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati