“Piombino, come del resto tutto il comparto siderurgico nazionale, si trova di fronte ad alcuni interrogativi dai quali dipenderà l’intero futuro: proseguo della produzione, Golden Power e piano siderurgico nazionale. Per questo chiederemo in maniera congiunta, in Parlamento ed in Consiglio regionale, l’attivazione immediata di un tavolo che coinvolga tutti gli attori in campo: la proprietà di JSW, ma anche il Management, la politica e i rappresentanti dei lavoratori”. A chiederlo sono il capogruppo in Consiglio regionale, Francesco Torselli, ed il senatore di Fratelli d’Italia, Patrizio La Pietra, che questa mattina sono intervenuti ad un webinar nazionale promosso dal partito di Giorgia Meloni proprio sul tema della siderurgia in Italia. “I temi – spiegano Torselli e La Pietra – sono fondamentalmente tre: l’Italia vuol continuare a produrre acciaio, oppure vuol diventare una nazione che si limita a lavorarlo? Il governo Draghi è disponibile, come richiesto da Fratelli d’Italia, ad estendere almeno a tutto il 2021 la Golden Power sul comparto siderurgico? E ancora, il Ministro Giorgetti può impegnarsi nel redigere quel Piano Siderurgico Nazionale che i suoi predecessori non sono stati in grado di fare?”
“Nello scorso mese di marzo – continuano i due esponenti di FDI – il presidente Giani ha incontrato i lavoratori delle acciaierie di Piombino e, come suo costume, ha dispensato impegni e promesse aleatori e vani che, purtroppo, si tradurranno nell’ennesimo ‘nulla di fatto’. Per questo, a riportare la regione coi piedi per terra, scendendo nel concreto, ci penseremo di Fratelli d’Italia portando subito al governatore la proposta di aprire un tavolo urgente con la proprietà di JSW, la politica ed i rappresentanti delle istituzioni”. “Una precisazione – concludono Torselli e La Pietra – è d’obbligo: per JWS è necessario avere al tavolo sia la proprietà che il Management, visto che ultimamente le due anime aziendali non sembrano avere le idee molto chiare: da una parte si chiedono investimenti di stato per rilanciare il comparto, mentre dall’altra si parla di chiusura e di riconversione del polo siderurgico. Sarà bene, per i futuro di Piombino e dei lavoratori, capire da che parte vogliono andare”.