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Ucraina, Fitto e Legutko: decisione Cremlino rischia di rappresentare punto di non ritorno

  • 22 Febbraio 2022

In risposta al riconoscimento unilaterale della regione del Donbas da parte della Russia, i copresidenti del gruppo ECR al Parlamento europeo, Raffaele Fitto (Italia) e il prof. Ryszard Legutko (Polonia),  condannano fermamente le azioni del Cremlino.  L’on. Fitto ha dichiarato:
“La decisione del Cremlino di riconoscere unilateralmente le repubbliche separatiste di Donetsk e Luhansk, a seguito della risoluzione della Duma di pochi giorni fa, viola il diritto internazionale e potrebbe rappresentare un pericoloso punto di non ritorno nella crisi ucraina. È un atto che va condannato senza se e senza ma. È tempo che l’Unione Europea e l’intera comunità internazionale mostrino un fronte forte e unito e agiscano con fermezza contro le azioni di Mosca. Allo stesso tempo, è fondamentale nelle prossime ore non cadere in pericolose provocazioni, ma continuare a lavorare per perseguire una soluzione diplomatica alla crisi. Una soluzione che deve avere come priorità il rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina”.
Il prof Legutko ha detto: “La Russia continua a intensificare il conflitto. Ora, l’Occidente non deve concedersi alcun ulteriore  incertezza o debolezza e imporre sanzioni drastiche, che devono includere anche la fine immediata del Nord Stream 2. Chiediamo che la Russia cessi immediatamente e incondizionatamente tutte le azioni aggressive e ritiri tutte le truppe dal territorio dell’Ucraina, compresa la Crimea e l’Ucraina orientale. È abbastanza ovvio che il Cremlino non si fermerà a violare la sovranità e l’integrità dell’Ucraina e a violare il diritto internazionale. Possiamo aspettarci ulteriori aggressioni e provocazioni da parte Russa. Il tempo dei giochi di pazienza ora è finito”.

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