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Salario minimo: giudizio negativo delle associazioni

  • 14 Maggio 2025

“La bandierina ideologica della sinistra sulla introduzione del salario minimo riceve un giudizio negativo quasi unanime anche dalle associazioni. La contrarietà è emersa ieri durante l’audizione in Senato dal Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, da Confprofessioni, da Confcommercio e Conflavoro. In sintesi hanno espresso la linea portata avanti dal Governo, ovvero puntare sulla valorizzazione della contrattazione collettiva.

Nello specifico è emerso che l’introduzione di un salario minimo potrebbe avere effetti distorsivi. La contrattazione collettiva del sistema italiano si basa su una solida architettura e su istituti normativi consolidati, come la tredicesima e la quattordicesima mensilità e il Tfr, non previsti per legge negli altri sistemi retributivi Ue. Il rischio è quello di appiattire verso il basso le tutele esistenti con l’introduzione del salario minimo, che poi è il sunto della nota congiunta della CISL, CGIL e UIL in audizione presso la commissione Lavoro della Camera dei Deputati del 24 giugno 2019. Mentre la CISL mantiene tale posizione, gli altri due sindacati sembrano essere stati folgorati sulla via di Damasco ora che c’è un governo di centro destra. Il governo sta lavorando con serietà al fine di risolvere il problema del lavoro “povero” di alcune categorie senza creare danni ai lavoratori già tutelati dai CCNL con paghe ben più alte dei 9 euro/ora. La sinistra e i sindacati stiano tranquilli, per noi i contratti firmati a 5 euro sono una vera vergogna dei quali sono altri a doversi vergognare e non certo il governo Meloni”.

Lo dichiara Lino Ricchiuti, vice responsabile nazionale del Dipartimento Imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia.

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