“Con l’ex ministro alla Cultura Sangiuliano il governo Meloni ha dato inizio ad una vera e propria rivoluzione nel settore cinematografico italiano. Non siamo i populisti che tolgono tutto a tutti ma siamo il governo che mira ad una nuova regolamentazione del mondo cinematografico premiando veramente chi merita e tagliando gli sprechi. Sono 7 i miliardi di risorse pubbliche che hanno finanziato lo star-system del nostro cinema e a cui oggi l’esecutivo sta iniziando a mettere ordine perché si tratta di risorse che per anni hanno finanziato prodotti di scarsa qualità e poco gettonati dal pubblico. Si punta ora a rivitalizzare un settore che ha bisogno di un autentico rilancio, strappandolo dalle grinfie di una sinistra che ha generato rendite di posizione, creato generose carriere facili a qualcuno e che ci ha lucrato senza contribuire ad una vera crescita culturale della nostra Nazione”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi, capogruppo FdI in commissione Cultura a Palazzo Madama.
“Un regalo del Pd ai soliti ‘amici’. Ora la pacchia è finita. Questo esecutivo, infatti, è intervenuto con forza per mettere fine all’enorme sperpero di denaro, con cui la sinistra ha reso ricchi attori e registi con la tessera del Pd in tasca. Altro che crisi del settore: c’era chi faceva flop al cinema e boom sul proprio conto corrente, grazie ai soldi pubblici. Ora piangono, perché non sanno più come girare film inutili con i soldi dei contribuenti. Li capisco: per chi ha vissuto anni con il vitalizio d’autore di sinistra, la realtà del merito è uno choc terrificante”, aggiunge Raffaele Speranzon, vicepresidente vicario dei senatori di Fratelli d’Italia e componente della commissione Cultura di Palazzo Madama.