“La decisione della Germania di non prevedere ulteriore sostegno finanziario alle Ong che si occupano di soccorso nel Mediterraneo è una scelta opportuna che dà ragione a Fratelli d’Italia che da tempo chiede di intervenire sui sostegni dati alle Ong. L’attività delle Ong si è spesso infatti tramutata in occasioni per fare polemica e violare leggi e per quanto ci riguarda riteniamo che il vero problema dell’immigrazione sia quello, come sempre abbiamo sostenuto, di evitare le partenze. Proprio le navi delle Ong hanno spesso rappresentato un elemento di attrazione, il cosiddetto pull factor, incentivando quelle traversate che purtroppo spesso si sono rivelate viaggi della morte gestiti da spregevoli mercanti di essere umani”. Lo dichiara il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia Lucio Malan.
“È la dimostrazione che l’immigrazione clandestina non è un evento ineluttabile ma è possibile gestirlo. Lo ha fatto l’Italia, per prima, grazie al governo Meloni che da tempo ha indicato una linea chiara e pragmatica: difendere i confini, combattere il traffico di esseri umani e ristabilire l’autorità degli Stati,
perché sono i governi a decidere chi entra nella nostra Nazione e non i trafficanti di uomini. Ora anche la Germania sembra volere seguire la linea segnata dal governo Meloni, confermando sempre di più che siamo un modello ed un punto di riferimento a livello internazionale in tema di lotta all’immigrazione
clandestina”, aggiunge il capogruppo dei deputati di Fratelli d’Italia, Galeazzo Bignami.
“Il decreto per regolamentare le attività delle cosiddette navi umanitarie, infatti, è stato tra i primi provvedimenti del governo Meloni: questo perché la gestione dei flussi migratori non può essere demandata alle organizzazioni private ma deve essere appannaggio degli Stati e dei governi democraticamente eletti. Ora anche la Germania dimostra di condividere questo principio di buon senso”, conclude Sara Kelany, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile del dipartimento Immigrazione del partito”.