“È surreale questo accanimento, dopo un fallimentare processo di tre anni – a un ministro che voleva far rispettare la legge – concluso con un’assoluzione piena.
Mi chiedo cosa pensino gli italiani di tutte queste energie e risorse spese così, mentre migliaia di cittadini onesti attendono giustizia”. Lo scrive sui social il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
“Esprimo la solidarietà del gruppo di Fratelli d’Italia alla Camera e mia personale al ministro Salvini per la decisione della Procura di Palermo di impugnare la sentenza con cui confidavamo si fosse chiusa una vicenda che per noi neppure andava aperta. Questo ancor più a fronte delle motivazioni del Tribunale di Palermo, che in maniera nitida hanno chiarito le ragioni per le quali l’operato del ministro Salvini era lecito e non censurabile. Al contrario, la Procura di Palermo conferma una ostinazione che suscita ben più di una perplessità e che lascia pensare
come alla base della decisione di ricorrere in Cassazione vi siano ragioni più di natura ideologica che giuridica”, aggiunge il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Galeazzo Bignami.
“Desidero esprimere la mia più viva solidarietà a Matteo Salvini. Due sentenze di assoluzione, evidentemente, non bastano a far terminare la gogna cui è stato vergognosamente sottoposto: una parte della magistratura ritiene criminale la legittima scelta politica di difendere i confini nazionali. Per noi invece è un dovere di chi ha il compito di perseguire il bene dell’Italia”, conclude in una nota il senatore Michele Barcaiuolo, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Esteri e Difesa.