“Chi nasce in una famiglia mafiosa non deve essere condannato a seguire la stessa strada. Lo Stato ha il dovere di intervenire per proteggere chi vuole rompere con la cultura criminale, offrendo alternative concrete e sicure, anche contro la volontà dei genitori, se necessario. Ecco perchè il presidente della Commissione Antimafia, Chiara Colosimo, ha presentato una proposta di legge alla Camera e al Senato per proteggere i giovani cresciuti in famiglie mafiose. È una norma che mette al centro la libertà di scelta e la possibilità di un futuro diverso. L’obiettivo è allontanare i giovani da ambienti criminali, tutelarli e offrirgli nuove opportunità.
La proposta prevede la limitazione o decadenza della responsabilità genitoriale e l’affidamento dei ragazzi a servizi sociali, comunità o famiglie in altre Regioni. Sono incluse anche le mogli dei mafiosi che decidono di recidere il legame. Con questo provvedimento, si punta a colmare un vuoto normativo, rafforzando l’efficacia dei provvedimenti civili e ampliando la tutela anche a giovani fino a 25 anni che scelgano di prendere le distanze da ambienti mafiosi”. Lo dichiara Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d’Italia alla Camera e Capogruppo in commissione Antimafia.
“Accolgo con significativa attenzione la nuova proposta di legge depositata dal presidente Chiara Colosimo che introduce un quadro normativo più chiaro per la tutela dei giovani cresciuti in ambienti ad alto rischio. Il tema richiede strumenti operativi efficaci, capaci di favorire percorsi di protezione, accompagnamento e allontanamento da situazioni familiari compromesse.
L’iniziativa mira inoltre a colmare alcune lacune procedurali oggi presenti, con l’obiettivo di rendere più omogeneo e coordinato l’intervento dei servizi competenti, soprattutto nei casi in cui sia necessario prevedere misure di affidamento o sostegno dedicato. Si tratta di un contributo sul quale proporremo un serio confronto parlamentare, dal momento che il fenomeno che richiede un impegno costante, sia sul piano sociale che su quello istituzionale, con particolare riferimento ai minori”, afferma il deputato di Fratelli d’Italia Giandonato La Salandra, componente della Commissione parlamentare Antimafia.