“Questo provvedimento non censura, ma informa e responsabilizza, introducendo lo strumento del ‘consenso informato’ – scritto, preventivo, chiaro – per attività extracurriculari che negli ultimi anni spesso sono state introdotte nelle scuole senza trasparenza, né controllo, e talvolta anche senza la consapevolezza degli stessi insegnanti sui progetti proposti. Parliamo, ad esempio, dei laboratori sull’identità fluida o sui corsi sulla costruzione di genere.
Escludiamo le attività legate al tema della sessualità dalla scuola dell’infanzia e dalla primaria nel rispetto dell’età dei bambini e introduciamo criteri minimi di competenza da parte dei soggetti esterni. Non è oscurantismo ma corresponsabilità educativa. Puntiamo ad approvare una legge che guarda alle famiglie che vogliono essere rispettate, ai docenti che vogliono regole chiare, agli studenti che vogliono una scuola seria, che accompagna, con radici solide e non appesa alle mode del momento”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Grazia di Maggio, in dichiarazione di voto.
“L’approvazione di questa legge rappresenta un risultato importante, che restituisce alla famiglia il ruolo che le spetta e tutela i minori anche rispetto all’ideologia gender. Si tratta di una norma di buon senso, che ricalca i principi costituzionali e internazionali sulla priorità educativa dei genitori. La famiglia ha il dovere di vigilare e il diritto di sapere, ha il dovere di educare e il diritto alla libertà educativa. Questa legge è uno strumento di libertà che responsabilizza tutti gli attori della comunità educante. Il consenso informato è insieme un diritto e un dovere: garanzia di trasparenza, non un ostacolo. È il rafforzamento dell’alleanza scuola-genitori, è uno strumento di tutela, garanzia di trasparenza e partecipazione”, afferma il deputato di Fratelli d’Italia e responsabile del Dipartimento Famiglia e valori non negoziabili, Maddalena Morgante.
“Il progetto di legge a mia prima firma, introduce finalmente un sistema chiaro di consenso informato per le attività extracurricolari, evitando che corsi e progetti entrino nelle classi senza adeguata informazione o controllo. Vogliamo salvaguardare i nostri studenti da qualsiasi tipo di indottrinamento con iniziative prive di criteri formativi: non possiamo accettare progetti come quelli lanciati dal sindaco di Genova Silvia Salis, per trovare un consulente che si occupi delle politiche pro Lgbt, o che vedono percorsi di educazione sessuale e affettiva nelle scuole materne.
Vogliamo garantire che i genitori siano parte attiva nelle scelte educative, nel pieno rispetto dell’età dei bambini e del ruolo dei docenti. Non si tratta di censure, ma di responsabilità e qualità dell’offerta scolastica. Con questa legge affermiamo una scuola che dialoga con le famiglie, offre regole certe ai docenti e accompagna gli studenti nella crescita con basi solide, non seguendo mode passeggere ma valorizzando la serietà dell’educazione”, aggiunge il deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo in Commissione Cultura, Alessandro Amorese.