Il 31 marzo 1984 Renata Fonte, assessore alla cultura e membro della Commissione per il piano regolatore di Nardò, viene uccisa da due sicari proprio pochi giorni prima che si discutesse una modifica al piano che evitava la speculazione edilizia nell’area marina neretina.
Una battaglia che alla fine ha poi consentito nel 2006 la istituzione del Parco naturale regionale di Porto Selvaggio, inserito dal Fondo per l’Ambiente Italiano (Fai) nell’elenco dei «100 luoghi da salvare».
Nello stesso anno il naturalista salentino Roberto Gennaio scopre nell’oasi WWF delle Cesine di Lecce una nuova forma di orchidea, che ha voluto dedicare alla donna in ricordo del suo coraggio e della sua perseveranza dandole il nome scientifico di ophrys x renatafontae.
Alla suggestione del facile arrichimento, alla avidità dei “palazzinari”, alla distruzione della meraviglia della Natura, noi preferiremo sempre l’amore incondizionato per la nostra terra.
I nostri fiori non cresceranno nel cemento.
#BastaVittime #StopMafie #Dife