…E IMMOTIVATA RETROMARCIA SU COALIZIONE. «Il coordinatore regionale della Toscana di Forza Italia Massimo Parisi ha annunciato, a mezzo stampa, la definizione di un accordo per le prossime elezioni regionali tra il suo partito e la Lega.
Apprendiamo con stupore di tale intesa esclusiva, dopo che il consigliere politico di FI Giovanni Toti aveva pochi giorni fa dichiarato l’intento di ricostruire una coalizione tra tutti i soggetti del centrodestra proprio a muovere dai rinnovi dei consigli regionali. É evidente che, una volta di più, alle parole di Forza Italia seguono atti di opposta natura. Fu così nel passaggio dalle promesse elettorali all’appoggio ufficiale a Letta e poi a quello clandestino a Renzi; è stato così nella conversione unilaterale sui temi della depenalizzazione delle droghe, dell’abolizione del reato di immigrazione clandestina, dell’apertura ai matrimoni gay».
È quanto dichiara il deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, Massimo Corsaro, commentando la notizia dell’accordo annunciato da Forza Italia e Lega in Toscana.
«Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale non può che prendere atto di questa ennesima immotivata retromarcia di Forza Italia, come del cambio di atteggiamento della Lega, forse troppo condizionata dalla corsa in Veneto per poter garantire trasparenza nei rapporti. Da parte nostra, credo a questo punto che l’atteggiamento di indisponibilità dovrà essere restituito al mittente in tutte le regioni, comprese quelle in cui gli interessi in campo saranno più forti. E naturalmente, noi a differenza di altri parliamo interessi politici. Da ultimo – conclude Massimo Corsaro – se proprio vuole avere un briciolo di credibilità, suggerisco a Toti di occuparsi meno di strategie, per le quali non appare tagliato, ed impegnarsi a recuperare un pizzico di moralità al suo partito, ad esempio inducendo Giancarlo Galan, che ha patteggiato 34 mesi di carcere pagando 2,6 milioni di euro per reati connessi al suo ruolo pubblico, a dimettersi da presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati».