“L’italianità non è solo una questione di sangue, ma un concetto spirituale. È i valori che afferma, i meriti che incarna. La cittadinanza non è solo diritti, ma anche doveri. Essere italiani è un fatto di orgoglio e un privilegio, un concetto quasi sacrale. È spirito. Né sangue, né suolo. Non è solo un fatto burocratico, non è solo un passaporto. Ma un tema complesso fatto di luci e ombre. È la difesa dei valori e dell’identità. Ma non possiamo ignorare i lati negativi: le agenzie che speculano vergognosamente per vendere a caro prezzo il passaporto, i funzionari corrotti, gli uffici pubblici intasati da pratiche. Accade purtroppo che la cittadinanza si svenda, un mercimonio che non deve continuare. Ecco perché era necessario intervenire con una legge: la cittadinanza non si regala, ma si conquista”. Lo dichiara in Aula il senatore di Fratelli d’Italia, Roberto Menia.
“Ottenere la cittadinanza italiana deve essere un atto d’amore e non una furbata. Un traguardo che va onorato al meglio dalla persona che lo raggiunge. Il governo Meloni non vuole rendere difficile diventare italiani, ma renderlo giusto. Troppo spesso, infatti, in passato è stato utilizzato questo strumento per obiettivi opachi e che hanno del fraudolento. Per questi furbetti la pacchia è finita. Mettiamo la parola fine alle pratiche illegittime: essere italiani deve essere un privilegio, prima che un diritto”, aggiunge la senatrice di Fratelli d’Italia, Domenica Spinelli.