“Oggi, durante la seduta Plenaria abbiamo votato procedura d’urgenza per il regolamento sulla modifica di medio termine della politica di coesione. L’obbiettivo principale della proposta è allineare il quadro normativo dei fondi di coesione con le nuove priorità europee, competitività, difesa e sicurezza, alloggi e prezzi accessibili, resilienza idrica e transizione energetica. Dopo l’approvazione della proposta da parte della Commissione europea – sotto la guida del vicepresidente Raffaele Fitto – prosegue con successo l’iter legislativo che segna una svolta nella politica di coesione dell’Unione”. Lo ha dichiarato l’eurodeputato Denis Nesci di Fratelli d’Italia coordinatore per Ecr in commissione Regi.
“Il vicepresidente Fitto sta dimostrando fin dai primi mesi un approccio concreto e pragmatico. Non solo conosce a fondo il portafoglio che dirige, ma ha saputo trasformare questa conoscenza in azioni reali, grazie alla sua esperienza sia a livello regionale che nazionale. I programmi dell’attuale ciclo di programmazione 2021–2027, non rispondono più adeguatamente alle nuove esigenze dei territori e presentano condizioni di finanziamento non sempre accessibili per tutte le regioni. La proposta presentata dal commissario Fitto permetterà alle regioni di riprogrammare, a condizioni più vantaggiose, le risorse loro destinate.
Il voto positivo sulla procedura d’urgenza – ha sottolineato Nesci – è una vittoria innanzitutto per i territori. La revisione della politica di coesione presentata dal vicepresidente esecutivo Fitto persegue l’obiettivo di ridurre le disparità tra le regioni europee e di farlo in tempi rapidi e in modo flessibile, tenendo conto dell’evoluzione del contesto economico, sociale e geopolitico dell’Unione Europea. Gli Stati membri, ora, potranno rivedere i propri programmi entro la fine dell’anno. Il voto è passato, segno della volontà del Parlamento europeo di agire in modo unitario in un momento di grande complessità economica per famiglie e imprese. È essenziale che le modifiche legislative vengano approvate quanto prima, per permettere agli Stati membri che lo riterranno opportuno di aggiornare i vecchi programmi in linea con le nuove priorità”.