“Il Piano Olivetti parte dalle biblioteche e opera immediatamente una vera e propria rivoluzione culturale con un investimento mai così alto in questo settore. Un supporto fondamentale che riguarda le 4522 biblioteche italiane e il loro legame con i territori, esattamente in linea con gli obiettivi che il ministro Giuli e il Presidente Meloni si sono dati. Le condizioni e le intenzioni che erano state poste dal bando, che si è chiuso nei giorni scorsi per accedere ai fondi, declinano l’idea ed il progetto di coniugare cultura e tradizioni con la propria terra, con la volontà di rafforzare la lettura anche nelle aree interne e nei borghi, infatti chi ha fatto domanda da zone disagiate ha ottenuto un contributo maggiore. Le biblioteche, sempre più valorizzate come centri culturali, investiranno almeno il 10% dei fondi in editoria di prossimità e organizzeranno in un anno almeno 12 eventi per la presentazione di libri o di conferenze legate al territorio. Si tratta di un impiego complessivo di risorse di grande valore non solo numerico, ma anche perché coniuga territorio, identità, editoria, cultura popolare e cittadinanza”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Alessandro Amorese, capogruppo del partito in commissione Cultura alla Camera.