Per offrire una prima, rapida risposta al problema delle liste d’attesa che il Governo Meloni ha ereditato dopo anni di tagli dei governi di sinistra, l’Esecutivo ha varato, con il cd. “dl liste l’attesa” convertito in legge dal Parlamento la settimana scorsa, una serie di provvedimenti che anticipano un più ampio disegno di legge di riordino della sanità.
Tra le misure:
- L’istituzione di una piattaforma nazionale delle liste di attesa e di un Organismo di verifica e controllo;
- L’ampliamento dell’offerta con il Centro Unico di Prenotazione (CUP) regionale o infra-regionale per mettere a disposizione sia le prestazioni erogate dal pubblico sia quelle erogate dal privato accreditato;
- La possibilità di effettuare visite diagnostiche e specialistiche anche nei giorni di sabato e domenica con orario prolungato;
- L’introduzione, per il personale sanitario, di un sistema di tassazione ridotto al 15% sui compensi percepiti per gli straordinari svolti nell’ambito dei piani di riduzione delle liste d’attesa
- L’obbligo di garantire, nell’eventualità che i tempi previsti non possano essere rispettati, l’erogazione delle prestazioni richieste attraverso l’utilizzo dell’attività libero-professionale intramuraria o del sistema privato accreditato.
Grazie al Governo Meloni, che ha stanziato per questo comparto la somma più alta di sempre, compiamo un altro passo verso una sanità più giusta e vicina al cittadino.