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Difesa, Cirielli: Taglio spesa militare rende l’Italia insicura e arretrata. Gravi ripercussioni su industria. Appello alla Lega

  • 19 Ottobre 2018

“Il governo vuole ridurre la spesa militare per finanziare i centri per l’impiego? Un errore che renderà l’Italia una Nazione più insicura e tecnologicamente arretrata. Trasformando  le Forze Armate da un grande strumento per la sicurezza e la libertà dell’Italia in uno stipendificio ”:  è quanto afferma in una nota Edmondo Cirielli, Questore della Camera dei Deputati e parlamentare di Fdi.

“Rivolgo – continua Cirielli – un appello alla Lega affinchè impedisca il tentativo dei Cinque stelle di ridurre drasticamente la spesa militare. In una fase di grande insicurezza e instabilità nel mondo per il crescente rischio terrorismo, la rinuncia alla difesa della Nazione e al rafforzamento degli apparati militari porrebbero l’Italia in una condizione di forte pericolo”.

“Ora che gli alleati ed in primis gli Stati Uniti , ci chiedono di aumentare gli sforzi,  di investire sull’ammodernamento del sistema di difesa, l’Italia decide di tagliare le spese. Rischiando anche di minare consolidati legami internazionale” precisa il Questore.

“Altro aspetto da non sottovalutare è l’impatto che il taglio di risorse avrà sull’industria militare, riconosciuta come un’eccellenza nel mondo. Si parla tanto di fuga di cervelli all’estero. Ma si dimentica che, riducendo le risorse al comparto dell’industriale militare, si costringeranno ingegneri ed esperti del settore a mettere a disposizione degli Stati esteri le proprie competenze. Una strada che porterebbe l’Italia verso una condizione di insicurezza e arretramento tecnologico” conclude Cirielli

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