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Dl Fare, Rampelli: Tutela acqua non sia subordinata a interessi economici privati

  • 9 Luglio 2013

«Il capo del governo Enrico Letta dice di voler semplificare per gli imprenditori, ma invece di rendere più flessibile il mercato del lavoro, di detassare le nuove assunzioni, di abrogare l’art. 18, ha pensato bene di presentare una norma che non tutela il bene pubblico per eccellenza: l’acqua. L’articolo 41 del ‘decreto Fare’ prevede che le operazioni di disinquinamento delle falde acquifere siano subordinate alla ‘sostenibilità economica’. È inammissibile. È come dire che l’Ilva non si bonifica perché la famiglia Riva dichiara l’incapienza rispetto ai costi di messa in sicurezza dell’acciaieria, dopo aver inquinato Taranto e la sua provincia e aver ignorato il diritto alla salute di operai e cittadini pugliesi. Nessun imprenditore dichiarerà mai che le misure di protezione delle falde acquifere sono sostenibili, né potrà trarre beneficio dal loro inquinamento. Non è così che si semplifica, soprattutto in materia ambientale, settore nel quale l’Italia ha il maggior numero di infrazioni comunitarie. Nella nostra Costituzione oltretutto la libertà d’impresa, tutelata dall’articolo 41, non può svolgersi in contrasto con gli interessi della comunità nazionale. Ecco il testo: ‘L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza (…)’. Ho presentato  un emendamento soppressivo all’articolo in questione, perché la tutela dell’acqua nel rispetto della Costituzione non sia subordinata a interessi privati. Un concetto elementare, molto più soft della posizione espressa anche dal Pd nel recente referendum cosiddetto ‘per l’acqua pubblica’. Non si capisce come si possa da un lato impedire ai privati di gestire l’acqua pubblica e dall’altro non garantirne la qualità a tutela dei cittadini, subordinando addirittura il disinquinamento dell’acqua a presunti interessi economici».  

È quanto dichiara il cofondatore e vicepresidente dei deputati di Fratelli d’Italia, Fabio Rampelli.  

Roma, 9 luglio 2013

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