“Oggi ci troviamo ad affrontare un decreto molto importante per il futuro industriale del Paese. Quello di oggi è il quattordicesimo intervento normativo in questi ultimi anni sull’ex Ilva, a testimonianza della delicatezza del tema e della grande importanza che si attribuisce a un asset strategico per l’industria siderurgica italiana e per tutto il comparto produttivo. Questo decreto mira anzitutto a determinare la continuità produttiva dell’ex Ilva. Attraverso un prestito da 200 milioni per il 2025 finalizzato alla manutenzione, al ripristino e all’adeguamento degli impianti per garantire gli standard di sicurezza. Ricordo che questo decreto si inserisce in un contesto temporale in cui il governo con il ministro Urso ha avviato un negoziato tra la Regione Puglia e gli Enti locali, le amministrazioni centrali, per la stipula di un accordo di programma finalizzato alla piena decarbonizzazione degli stabilimenti. Per raggiungere questi obiettivi bisogna determinare la continuità produttiva dell’ex Ilva e fare in modo che le procedure di vendita possano concretizzarsi”. Lo dichiara, durante il suo intervento in aula sul dl ex Ilva, di cui è relatore, il senatore di Fratelli d’Italia Salvo Pogliese.
“Ora siamo giunti ad un punto cruciale: il governo ha messo oggi basi solide per la continuità produttiva abbinata all’elettrificazione dei forni. Serve il gas per decarbonizzare e, ad oggi, la soluzione seppur temporanea adottabile per favorire la trattativa nella cessione al privato è la nave rigassificatrice. Ora spetta al territorio, alle istituzioni locali, quali la Regione e il Comune, insieme alle parti sociali fare la propria parte. Non è più possibile tergiversare e quello che si pone dinanzi è un bivio: o la continuità produttiva associata alla decarbonizzazione oppure la chiusura dello stabilimento. Altre soluzioni non ci sono”, aggiunge il senatore di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo, capogruppo nella Commissione Lavoro.
“Il decreto sull’ex Ilva è molto più di una sommatoria di misure urgenti, non si tratta solo di un intervento tecnico ma di un provvedimento di ampio respiro con il quale il governo Meloni ha dimostrato di saper agire tempestivamente per fornire risposte efficaci che il territorio di Taranto aspettava da anni. Vogliamo trasformare le ferite di Taranto in opportunità per aziende e lavoratori perché il nostro obiettivo è quello di rilanciare un intero territorio per un’Italia più forte e più giusta”, conclude in aula la senatrice di Fratelli d’Italia Anna Maria Fallucchi, componente la Commissione Industria a Palazzo Madama.