“Il governo ha sottovalutato il tema del dissesto idrogeologico lasciando fino a oggi solo 180 milioni per gli interventi, ha protetto vergognosamente l’operato di Burlando, da 10 anni governatore della Liguria e per 10 anni sindaco di Genova…
…incapace sia di mettere in sicurezza il Bisagno che di realizzare lo scolmatore per bloccare l’afflusso del Ferragiano, controllando così le piene”. È quanto replica il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli, primo firmatario dell’interrogazione oggi al ministro Maria Carmela Lanzetta su Genova.
“Il presidente Renzi, oltre a non mettere piede a Genova per paura di essere contestato- ha osservato Rampelli- non fa nemmeno autocritica sui ritardi della protezione civile, colpevole di non aver fatto interventi tempestivi e di non essersi preoccupata di fornire pale, secchi e stivali di gomma agli encomiabili Angeli del fango”.
“Anche il sindaco Doria – ha aggiunto – ha attaccato la litania del politicante, invocando futuribili esclusioni dal patto di stabilità degli interventi sul sistema idrogeologico. Insomma, l’unica cosa certa nel disastro di Genova è che non ci sono responsabilità, Renzi, Burlando, Pinotti, Doria, Gabrielli, dicono che non è colpa di nessuno, proteggendosi l’uno con l’altro. Dovrebbero invece chiedere tutti scusa perché ognuno – ha concluso il capogruppo – ha una quota importante di responsabilità”.
“Il dissesto idrogeologico – ha spiegato il deputato Marcello Taglialatela, che ha illustrato il question time- non può essere sanato senza l’individuazione dei responsabili che hanno in carico il compito di eseguire i lavori risanamento e messa in sicurezza. Quello che è accaduto a Genova può verificarsi altrove. Anzi si sta verificando, vista la vittima che una frana in Friuli ha causato oggi. Il problema non sono le risorse, ma il modo in cui esse sono state gestite. Non sono state individuate le responsabilità specifiche affinché le gare venissero ultimate secondo le procedure d’urgenza che la gravità del dissesto nel territorio ligure comportava”.
“Finora da parte del Governo c’è stata molta superficialità. Ci auguriamo – ha concluso Taglialatela- che siano attivate procedure diverse per la messa in sicurezza del territorio ligure e italiano ma soprattutto chiediamo che siano individuate le precise omissioni, i ritardi e le inadempienze degli amministratori e dei dirigenti”.