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Immigrati, Rampelli: Governo ha già deciso abrogazione reato clandestinità, risposta Cancellieri evasiva e mendace

  • 16 Ottobre 2013

«Il governo Letta ha già deciso l’abrogazione del reato d’immigrazione clandestina, cioè la rinuncia al diritto da parte dello Stato italiano di accertare l’identità degli immigrati e la compatibilità con i requisiti di permanenza legale sul territorio nazionale. La risposta del ministro Cancellieri, data oggi a una specifica interrogazione presentata da Fratelli d’Italia per conoscere le intenzioni del governo sulla materia, dopo l’approvazione nella Commissione Giustizia del Senato del noto emendamento Cinque Stelle, è stata evasiva e mendace.

Infatti il governo ha già approvato il decreto n. 120 del 2013 nel quale vengono eliminati 90 milioni di euro dal fondo rimpatri. Svuotando questo fondo si decide di disapplicare la sanzione più efficace per chi non avesse titolo a restare sul nostro territorio, quella del ritorno a casa coatto. Si  lancia così un segnale formidabile ai popoli in fuga che si consegneranno sempre più numerosi agli scafisti per provare a raggiungere le nostre coste. È quindi iniziata, attraverso la rimodulazione dei fondi, la disarticolazione della Bossi-Fini e la rinuncia italiana all’applicazione del reato di clandestinità. Il governo non ha costruito un solo accordo bilaterale con i Paesi frontalieri, non si rammentano iniziative internazionali per prevenire quel mercato di uomini di cui pare accorgersi solo a poche miglia dalle coste italiane, non è riuscito a coinvolgere compattamente l’Europa nella gestione dei flussi e nella tutela dei richiedenti asilo».

È quanto dichiara il vicepresidente dei deputati di Fratelli d’Italia, Fabio Rampelli.

Roma, 16 ottobre 2013

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