“L’iniziativa congiunta di Giorgia Meloni e della premier danese Mette Frederiksen, volta ad avviare una discussione sull’opportunità di rivedere l’applicazione della Convenzione europea sui diritti dell’uomo, è quanto mai opportuna e tempestiva. Finalmente, dopo anni di lassismo e di soluzioni inconcludenti, grazie alla spinta di Giorgia Meloni le politiche Ue in materia di immigrazione stanno cambiando e molti Stati membri stanno inasprendo le loro norme nazionali per rendere i confini più sicuri e i rimpatri più efficaci. Questo sforzo non può e non deve essere vanificato da interpretazioni fantasiose e ideologicamente orientate da parte di tribunali nazionali o europei. Recenti sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo hanno confermato questa pericolosa tendenza a considerare i presunti diritti di migranti macchiatisi di gravi reati prevalenti rispetto al dovere di uno Stato di garantire la sicurezza dei propri cittadini. L’avvio di una riflessione, trasversale rispetto alle appartenenze politiche dei leader di governo firmatari, è quindi un altro tassello nella necessaria svolta verso un’immigrazione gestita e non più subita”. È quanto dichiara in una nota il capodelegazione di Fratelli d’Italia-ECR al Parlamento europeo, Carlo Fidanza.
“L’incontro tra il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la premier danese Frederiksen conferma il ruolo guida dell’Italia nel ridefinire l’approccio europeo alla migrazione. Il nostro Paese è ormai punto di riferimento per una gestione responsabile, sicura e realistica dei flussi migratori. Questo patto, sostenuto anche da governi progressisti, è la prova plastica che la necessità di un cambio di rotta in materia di migrazione non è più una questione ideologica, ma di puro buonsenso. Grazie al governo Meloni la difesa dei confini e la gestione ordinata dei flussi migratori diventano finalmente patrimonio comune dell’Europa” afferma l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Alessandro Ciriani, vice-coordinatore ECR nella Commissione LIBE del Parlamento europeo.