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Immigrazione, Rampelli: Bisogna distruggere i barconi della morte

  • 13 Ottobre 2016
“Renzi arranca visibilmente, la vacuità della sua relazione di oggi fa venire in mente lo spettro del ‘Nulla che avanza’ nel romanzo ‘La storia infinita’ di Michael Ende.
L’impressione è che il Governo navighi a vista, il fallimento della gestione europea e italiana dei flussi migratori lo dimostra”.
E’ quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale alla Camera dei deputati Fabio Rampelli durante l’intervento in aula  sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, in vista del Consiglio Europeo del 20 e 21 ottobre.
“Renzi, insieme all’Ue – ha aggiunto Rampelli – non sta attuando alcun contrasto ai trafficanti di uomini e ai loro affari multimiliardari in rete con la criminalità organizzata. Nessuna azione atta a distruggere i barconi della morte condotti dal braccio armato di questo circuito criminale, gli scafisti. Gli immigrati, anche quelli economici, vengono indotti dagli operatori italiani a fare richiesta di riconoscimento dello status di profughi, dopo un anno nove su dieci ricevono da una nostra Commissione il diniego. Non vengono rimpatriati perché possono fare un ricorso rimanendo altri due anni e mezzo nei vari CARA, senza poter nemmeno lavorare, stipati lì senza dignità in condizioni indecenti, come abbiamo potuto constatare visitando vari centri, al Sud come al Nord. Chiediamo che questa facoltà venga abolita. Anche dopo il secondo definitivo diniego restano gli immigrati economici restano comunque qui e invece occorre prevedere il rimpatrio per tutti coloro che non trovino un lavoro regolare”.
“In Italia invece l’espulsione colpisce solo i terroristi conclamati, il che rende perfettamente inutile l’intero circuito dell’accoglienza. La ragione di tale incongruenza, valutare il diritto all’asilo di tutti e poi accogliere anche coloro cui non è riconosciuto, è solo una: il business che ingrassa cooperative rosse e  bianche, alimenta caporalato e sfruttamento del grande capitale per avere manovalanza a basso costo”.
“Noi vogliamo massima ospitalità a chi fugge da guerre e persecuzioni, ai bambini e alle donne- ha concluso Rampelli –  ma siamo contrari al nuovo schiavismo che il governo italiano e l’Ue stanno alimentando. In Africa esiste da sempre il dramma della fame e della povertà e l’unico modo per affrontarli seriamente è portando ricchezza, sviluppo, lavoro li, non illudendo milioni di disperati che troveranno fortuna a casa nostra”.

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