“Più rimpatri e sanzioni per trafficanti di esseri umani? Ce lo chiede l’Europa. Oggi Ursula Von Der Leyen l’ha ribadito ancora una volta nel discorso sullo stato dell’Unione al Parlamento europeo, invocando un nuovo sistema comune per i rimpatri in tempi rapidi e la piena attuazione del Patto sulla migrazione e l’asilo.
L’Europa segue la linea del governo Meloni in materia migratoria, mentre una sinistra completamente scollegata dalla realtà ed una parte ideologica della magistratura continuano a ripetere la falsa litania per cui le azioni del governo sarebbero contrarie al diritto europeo, sostenendo le ragioni di chi versa nell’irregolarità e nell’illegalità. Ricordiamo, infatti, che i soggetti trattenuti nei Cpr che la sinistra non vorrebbe rimpatriare ma rimettere in libertà sono persone socialmente pericolose, che annoverano nei loro ‘curricula criminali’ reati gravissimi. Andiamo avanti per ricondurre i flussi migratori in una cornice di legalità, garantire la sicurezza e per fermare l’orrido business dell’immigrazione clandestina”. Lo dichiara in una nota il deputato e responsabile del dipartimento immigrazione di Fratelli d’Italia, Sara Kelany.
“Per anni questo Parlamento ha preferito chiudere gli occhi di fronte alla realtà. Si è parlato di accoglienza illimitata, di porte aperte, come se i nostri Stati fossero in grado di assorbire senza conseguenze un flusso
continuo di arrivi. Oggi, però, anche chi negava l’evidenza è costretto a riconoscere la realtà: quel modello è fallito. Con realismo dobbiamo ribadire che i nostri sistemi sociali e di accoglienza non possono reggere una pressione di queste dimensioni: così nessuna integrazione è possibile.
Il risultato è che i diritti di chi fugge davvero da guerre e persecuzioni vengono calpestati, perché il sistema collassa sotto il peso di chi entra senza alcun titolo. E, ovviamente, i risvolti sulla sicurezza dei nostri cittadini sono sotto gli occhi di tutti. Per questo si apre oggi una delle stagioni più decisive: in quest’Aula discutiamo strumenti concreti, come il rafforzamento dei rimpatri, l’applicazione coerente del principio di ‘Paese terzo sicuro’ e la lista comune dei Paesi sicuri. Sono misure che segnano un cambio di passo: non più rincorrere l’emergenza, ma governarla”, afferma l’europarlamentare di FdI, Alessandro Ciriani, intervenendo in aula a Strasburgo.