Lo dichiara Ignazio La Russa, deputato di Fratelli d’Italia.
“Voglio prescindere – aggiunge La Russa – dal fatto che si trattava di una carta di credito accesa nel 2004, oltre dieci anni fa, alimentata non con rimborsi elettorali, ma con fondi di utilizzo assolutamente discrezionale e privi di obbligo di rendicontazione. Quel che conta e che mi interessa precisare è che si trattava di una carta di credito affidata e gestita (in maniera correttissima) dagli uffici del gruppo per spese sempre riferite a persone dipendenti o direttamente collegate alla attività del gruppo stesso o ad altre uscite da sempre pacificamente di competenza di tutti i gruppi parlamentari”.
“Per le mie spese personali, invece, – prosegue il deputato – la mia segreteria ha sempre avuto la disponibilità di un fondo spese che alimentavo con soldi miei. A riprova basterà verificare che nessuna operazione nei sette anni di vita della carta (per un totale di Euro 38.000,00 che mediamente significa circa Euro 5.000,00 annui) è riferita alla mia persona. Ad esempio, nessun ristorante o spese personali di alcun genere. Al contrario, come con i precedenti capi gruppo, solo spese prevalentemente on line per necessità del gruppo, correttamente disposte dagli uffici utilizzando la carta in questione proprio per ragione di trasparenza.
Confidando nella giustizia, sono convinto che appena sarà possibile documentare tali circostanze, l’Autorità giudiziaria potrà prontamente procedere all’archiviazione”.