Ringrazio il Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, che a volte ho criticato per un eccessivo appoggio ai rei rispetto a quello dato alle loro vittime. Oggi, primo giorno di questo 2014, il Ministro ha scelto di dire parole di comprensione verso il dolore delle vittime della strada, persone che troppo spesso non ricevono giustizia. Ora dalle parole verso l’introduzione del reato di omicidio stradale si passi subito ai fatti, perché ogni giorno le nostre strade ci restituiscono morti e feriti anche gravissimi. A settembre, alla presenza di Teresa Chironi, mamma di Flaminia Giordani e dell’ex-ministro dei trasporti Pietro Lunardi, le diedi il nostro ddl che prevede l’introduzione di tale reato, mantenendolo però nel colposo e lavorando sulle aggravanti anche per negligenza e inosservanza delle regole stradali, come accade in altri paesi quali la Gran Bretagna. Spero ne abbia fatto tesoro.
L’introduzione del reato specifico, che resti o meno nel colposo, è fondamentale per dare una propria “fisionomia” a un reato che fa oltre 10 vittime al giorno e che riguarda non solo una parte di cittadini ma tutti. La strada è un bene comune, ne usufruiamo in tutto l’arco della vita da zero a 100 anni. Occorre maggiore consapevolezza dei pericoli e anche delle responsabilità
Lo dichiara Barbara Benedettelli, responsabile nazionale Area Tutela Vittime per Fratelli d’Italia