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Pensioni d’oro, FdI-An Torino: noi i primi a proporre riforma, un obbligo ridare dignità a minime e sociali

  • 1 Marzo 2014
“Nonostante la pioggia battente ed il freddo i volantinaggi odierni davanti agli uffici postali e nei mercati hanno ribadito quella che per noi già era una certezza: il taglio delle pensioni d’oro e dei vitalizi è vissuto da tutti come un intervento necessario ed inevitabile, soprattutto se questo contribuirà a rimpolpare pensioni minime ed assegni sociali, ormai a dei livelli da fame”. Ad affermarlo Roberto Ravello, portavoce provinciale di Torino di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale. “Non possiamo più permettere – continua Ravello – che in una nazione progredita come la nostra, pervasa da un perbenismo di cartone per clandestini, rom e immigrati, un pensionato su otto, cioè più di 2 milioni di italiani, sia costretto a vivere con meno di 500 euro al mese. E’ uno schiaffo alla dignità che, soprattutto in un momento difficile come questo, non si può più ignorare”.

“I circa 200mila pensionati con assegni mensili più alti di dieci volte rispetto alla minima, che pesano 16 miliardi di euro l’anno, possono e devono concorrere, nel caso in cui i contributi versati non siano sufficienti a coprire il corrispettivo erogato, a creare un sistema pensionistico più equilibrato che tuteli maggiormente le fasce deboli, aggredite da una crisi economica e sociale pesantissima e da anni di inflazione e di perdita di potere d’acquisto mai accompagnate da adeguate rivalutazioni. Le altre forze politiche, colpevoli di aver respinto e rallentato la nostra proposta di legge, hanno dimostrato di essere lontane anni luce dai problemi e dalle necessità dei cittadini che, infatti, hanno apprezzato l’iniziativa e sostenuto la nostra battaglia con centinaia di firme”.

Torino, 1 marzo 2014

 

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