“Siamo quasi a metà di questo 2025: un anno fondamentale per la fase 2 del Pnrr, cioè la messa a terra degli investimenti. Il governo Meloni, come ha potuto anche ribadire il ministro Foti, è ben conscio del fatto che siamo in una fase cruciale che non ammette ritardi. La proposta di revisione si inserisce in un quadro economico che ha visto la crescita record, con il governo Meloni, di un milione di posti di lavoro, la diminuzione del tasso di disoccupazione, l’aumento delle esportazioni, la stabilità dei mercati finanziari, la fiducia dei risparmiatori e degli investitori italiani e stranieri, le domande record nelle richieste di acquisto dei titoli del nostro debito pubblico, con la riduzione record dello spread.
Negli ultimi due anni e mezzo, ha preso ogni giorno di più una precisa configurazione il cambio di paradigma di una politica estera basata sull’interesse nazionale e la visione di un Occidente più consapevole, forte e unito nella propria identità, nella sua dimensione euroatlantica, europea e quale elemento dinamico positivo nel Mediterraneo globale, nell’Indo-Pacifico e in Africa con il Piano Mattei. Il successo del Pnrr è nell’interesse di tutti gli italiani e dei nostri partner europei, che infatti non perdono occasione per apprezzare quanto stiamo facendo. Non c’è stata revisione che non abbia ottenuto il parere positivo della Commissione europea.
E come ha sottolineato il ministro Foti, la revisione che ci apprestiamo a fare è un plus: permetterà la liquidazione della settima rata. Rivedere gli investimenti non significa perdere risorse, significa orientarle diversamente verso i settori dove la domanda che era stata prevista è aumentata. Questi sono i fatti. Fatti che smentiscono i critici e dimostrano, ancora una volta, l’efficacia dell’azione del governo Meloni per assicurare il raggiungimento degli obiettivi e traguardi del Pnrr”. Lo dichiara in Aula il senatore di Fratelli d’Italia Giulio Terzi, durante la discussione generale a seguito delle comunicazioni in Senato del ministro per gli Affari europei e il Pnrr, Tommaso Foti.
“Aldilà della quantità di denaro speso, infatti, quello che ci interessa è il raggiungimento degli obiettivi, non a caso l’Italia è la Nazione che ha presentato più rate e riscosso più risorse del Pnrr, frutto degli obiettivi raggiunti e dimostrazione dell’ottimo lavoro fatto fino ad ora. Un trend che siamo convinti proseguirà, non solo perché siamo motivati a raggiungere uno sviluppo ed una crescita organica della nostra Nazione ma perché la stabilità e la credibilità che l’Italia ha acquisito, grazie al nostro presidente del Consiglio, lo renderanno possibile”, afferma il senatore Raoul Russo intervenendo in Aula durante la discussione generale in seguito alle comunicazioni del ministro Foti sulla revisione del Pnrr.