“Con la firma dei primi due contratti relativi ai dirigenti delle Forze di Polizia e delle Forze Armate, riferiti ai trienni 2018-2020 e 2021-2023, il Governo Meloni pone fine a un’inaccettabile attesa, durata sette anni. Per troppo tempo, un susseguirsi di esecutivi di sinistra hanno abbandonato i dirigenti della Polizia Penitenziaria, lasciati senza un quadro normativo ed economico adeguato. Oggi, in attuazione della normativa che ha istituito autonome aree negoziali per la dirigenza del comparto, saniamo una grave ingiustizia e si restituisce dignità e riconoscimento a chi ogni giorno assume responsabilità decisive per la sicurezza della Nazione.
Con questa tornata contrattuale, recuperiamo due trienni e mettiamo a disposizione risorse concrete, premiando il ruolo strategico della dirigenza di Polizia Penitenziaria all’interno del sistema giustizia. Ora l’obiettivo è aprire quanto prima il tavolo sindacale per il triennio 2024-2026, completando così l’assetto contrattuale di un comparto troppo a lungo dimenticato”. Lo dichiara in una nota Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d’Italia e sottosegretario alla Giustizia.
“Dopo anni di gestione sconsiderata da parte dei governi di sinistra in cui gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria sono stati lasciati soli, il nostro esecutivo interviene e pone fine a un’inaccettabile condizione economica in cui versavano. Finalmente oggi abbiamo sanato una grave ingiustizia e restituito dignità a chi ogni giorno dirige e garantisce la sicurezza dell’Italia”, aggiunge il senatore di Fratelli d’Italia, Raoul Russo.