“Come avevamo ampiamente sospettato, la manifestazione della sinistra su Gaza era uno strumento per fare campagna sui referendum nel giorno di pausa di riflessione. L’hanno fatto innanzitutto in modo implicito attaccando in maniera strumentale e ingiusta il governo italiano, che ha fatto tutto il possibile per giungere a un cessate il fuoco in quella tormentata terra. L’ha fatto esplicitamente l’ex segretario del Partito democratico Pierluigi Bersani sfoggiando durante le interviste il cappellino per il Sì, e soprattutto l’hanno fatto i leader al gran completo con l’appello al voto alla fine del comizio. Ciò è innanzitutto palesemente contrario alla legge che vieta nel giorno precedente la consultazione, qualsiasi riunione di propaganda, diretta o indiretta. E rivela la squallida strumentalità di aver scelto proprio la giornata di oggi per manifestare”. Lo dichiara il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan.
“È grave violare il silenzio elettorale, ma è vergognoso usare la tragedia di Gaza per fare un appello al voto. È quello che oggi hanno fatto i leader delle opposizioni, confermando quello che tutti sapevano e cioè che alla sinistra non importa nulla dei bambini di Gaza e di quelli massacrati nell’attacco terrorista del 7 ottobre. Peraltro, non c’era molto da sperare da chi è incapace di condannare con parole ferme e nette quei violenti che attaccano le sedi dei partiti e aggrediscono le nostre forze di polizia”, aggiunge il capogruppo dei deputati di Fratelli d’Italia, Galeazzo Bignami.