“Proclamare la commemorazione di San Francesco quale festa nazionale non è né uno spreco né un capriccio della maggioranza: è una questione di identità. Significa restituire alla dimensione pubblica un pilastro della nostra memoria collettiva. Significa consegnare un punto di riferimento simbolico alle nuove generazioni che troppo spesso, oggi, rischiano di smarrirsi. Senza radici non c’è futuro, senza memoria non c’è comunità. Giorgia Meloni l’ha capito ed anche il Parlamento, che ha saputo raccogliere l’appello lanciato lo scorso anno da Davide Rondoni, poeta e Presidente del Comitato Nazionale per i festeggiamenti dell’ottavo centenario della morte del santo.
E con questa legge, l’Italia recupera finalmente un patrimonio che le appartiene da secoli. L’opera di San Francesco non è solo un simbolo della nostra fede, ma è anche un vero e proprio manifesto culturale italiano. A distanza di ottocento anni, San Francesco è conosciuto e riconosciuto in tutto il mondo.
Il suo nome evoca Assisi, la povertà evangelica – che per lui non scadde mai in pauperismo – la cura del creato, il perdono come categoria dell’agire politico e l’idea di una vita di fede tutta trascorsa tra i suoi fratelli e il suo popolo. Ma evoca anche l’immagine di un’Italia che sa custodire memoria e tradizione, trasformandole in guida per le sfide del presente e del futuro, e che attraverso figure come San Francesco ricorda a se stessa e agli altri chi siamo e cosa rappresentiamo”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Lorenzo Malagola, primo firmatario delle proposta di legge.
“Oggi la Camera dei Deputati ha approvato l’istituzione della festa nazionale di San Francesco d’Assisi, che si celebrerà ogni anno il 4 ottobre. Non si tratta solo di aggiungere un giorno festivo al calendario: è una scelta che tocca l’identità profonda della nostra nazione. San Francesco non appartiene soltanto alla storia religiosa, ma è parte integrante della nostra storia civile. Patrono d’Italia insieme a Santa Caterina da Siena, è il simbolo universale della pace, della fraternità, della solidarietà e della custodia del creato.
Valori che parlano a tutti, credenti e non credenti, italiani di nascita e nuovi cittadini. Il calendario delle feste nazionali è la carta d’identità di un popolo: con il 4 ottobre celebreremo, d’ora in poi, la pace, la fraternità e la speranza di un futuro più giusto e più umano. Con questo voto abbiamo voluto affermare che San Francesco è specchio dell’identità italiana e guida per le sfide del nostro tempo”, aggiunge Elisabetta Gardini, Vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati e relatrice della proposta di legge.
“Dal prossimo anno, grazie al voto favorevole espresso oggi in Aula, ogni 4 ottobre si celebrerà la festa nazionale di San Francesco d’Assisi, il Santo che più di ogni altro incarna la semplicità, la pace, la forza della nostra identità. Un giorno che torna a vivere nel calendario civile come festa nazionale, dopo anni in cui era rimasto soltanto nel cuore della tradizione.
Sono particolarmente orgogliosa di questo risultato in quanto ho avuto l’onore di essere seconda firmataria della legge, dopo il collega Malagola, e di seguirne ogni passaggio come relatrice in Commissione Cultura. Non è stato solo un percorso istituzionale, ma un viaggio umano e ideale: restituire a una data antica il valore che le spetta: sarà il giorno in cui l’Italia ricorderà, ancora una volta, di essere una terra con una tradizione, una fede e un’anima che nessuno potrà mai cancellare”, conclude Grazia Di Maggio, deputato di Fratelli d’Italia.