“La decisione di respingere la revoca dell’immunità per Ilaria Salis rappresenta un grave e preoccupante strappo allo Stato di diritto. È inaccettabile che l’appartenenza politica diventi un criterio per decidere chi debba rispondere alla giustizia e chi no. Tutti i cittadini devono essere uguali davanti alla legge, indipendentemente dal loro ruolo istituzionale o dal loro orientamento ideologico. La sinistra italiana ed europea, difendendo Salis con motivazioni che nulla hanno a che vedere con i principi del diritto e relativamente a un reato commesso prima che la Salis diventasse parlamentare europea, ha dimostrato il doppiopesismo della sua cultura della legalità. La richiesta della magistratura ungherese andava valutata esclusivamente sul piano giuridico, senza forzature politiche, mentre la sinistra ha scelto di trasformare un caso giudiziario in una battaglia ideologica. Il rispetto dello Stato di diritto non è una bandiera da sventolare a giorni alterni, ma un principio cardine della democrazia che va applicato sempre”. Lo dichiara l’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Nicola Procaccini, copresidente del gruppo dei Conservatori al Parlamento europeo.
“La mancata revoca dell’immunità parlamentare a Ilaria Salis è una pagina triste per il Parlamento europeo. Con questo voto grave si dà il segnale che la violenza politica è legittimata e protetta, tanto che chi ne è accusato debba essere addirittura preservato da un legittimo processo.
Pd e M5S si vergognino e il Ppe, che ha purtroppo avuto tra i propri membri i franchi tiratori che hanno affossato il testo del loro stesso relatore Vazquez Lazara, colga l’opportunità di rimediare nella votazione in plenaria a ottobre, riconnettendosi ai propri elettori che chiedono come noi una giustizia giusta e non l’impunità per gli estremisti, tanto cara alla sinistra”, aggiunge Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo.
“La commissione parlamentare ha legittimato la violenza. Sebbene per un solo voto, permane l’atteggiamento di proteggere chi viola i diritti. È una vergogna che sarà punita alle urne, e poi si chiedono perché la destra cresce. C’è stato l’ennesimo inciucio, come sempre in Europa: l’intesa tra socialisti e popolari, che va avanti da cinquant’anni, una dinamica che non aiuta nessuno, tantomeno i cittadini europei”, conclude Mario Mantovani, eurodeputato di FdI.