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UE, Rampelli: Conte isolato, prima si fanno le alleanze poi le proposte. Lega 5stelle fanno prove tecniche di elezioni anticipate

  • 25 Giugno 2019

Stralci intervista di Radio Radicale al vicepresidente della Camera Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.
LEGA-5STELLE
“Stiamo assistendo alle prove tecniche di elezioni anticipate, ma anche no. Non è una contraddizione in termini. Per Salvini la tassa piatta è la condizione per continuare con il governo, qualora non ci fossero coperture si andrebbe probabilmente alla rottura. Giustamente Di Maio gli ricorda che è al governo e può tranquillamente indicare le poste da cui prendere i soldi necessari per l’operazione. Ai 10 miliardi di euro per la tassa piatta vanno aggiunti 23 miliardi per la sterilizzazione dell’Iva e delle accise, poi 10 – 15 miliardi di mancata crescita. Insomma per questa manovra i pentaleghisti dovranno reperire oltre 50 miliardi entro il 15 luglio. Data oltre la quale non si potrà più andare a elezioni anticipate per via dell’inizio della  manovra.  

CONTE E UE
“Il presidente del Consiglio Conte ha sbagliato strategia, l’arrendevolezza è un suo limite. Non si fanno proposte senza prima aver trovato alleanze. Allo stato non c’è stata neppure la capacità di  convincere Bruxelles a scorporare gli investimenti dal deficit. 

DEBITO PUBBLICO-DEBITO AGGREGATO
Debito pubblico non è l’unico parametro per misurare lo stato di salute di una nazione. Molto più efficace è l’esame del debito aggregato che contempla anche la solidità di banche, imprese e famiglie, così come il risparmio e la proprietà privata. L’Italia ha un debito pubblico del 130% mentre la Francia il 100% ma se si analizza lo stato di salute attraverso il debito aggregato, la Francia sprofonda mentre l’Italia risale. A questo parametro va aggiunto il debito nucleare, cioè 500 miliardi da reperire per la messa in sicurezza, la decontaminazione delle centrali nucleari e lo smaltimento delle scorie radioattive, partita che pesa specialmente su Germania e Francia. Debiti che non compaiono nei bilanci di alcuna nazione europea e che invece peseranno sulle future generazioni, si tratta infatti tecnicamente proprio di debito pubblico nascosto sotto il tappeto.

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