“Nella prima fase della pandemia il governo Conte ha ricevuto importanti alert sul rischio dell’arrivo di mascherine con certificazioni false. È quanto emerso oggi, durante l’audizione in commissione Covid dell’avvocato Canali, già dirigente dell’Agenzia delle dogane. Segnalazioni che, sempre secondo la ricostruzione, sarebbero però cadute nel vuoto, dal momento che nelle settimane immediatamente successive l’allora commissario Arcuri avrebbe chiesto di velocizzare gli sdoganamenti per le commesse destinate alla struttura commissariale, fino a renderli automatici dal primo luglio 2020. Anziché aumentare i controlli di fronte ad un potenziale rischio, poi concretizzatosi con la consegna di mascherine inidonee e pericolose, chiedevano dunque di abbatterli. Sono notizie sconcertanti che impongono un accertamento immediato da parte della Procura anche alla luce delle recenti interpretazioni della Cassazione sul reato di epidemia colposa. Produrrremo i verbali dell’audizione odierna in Procura e ci attendiamo che si verifichino tutte le responsabilita”. Lo dichiara in una nota Galeazzo Bignami, presidente dei deputati di Fratelli d’Italia.
“Palazzo Chigi, infatti, sarebbe stato informato da differenti fonti del rischio concreto che le mascherine importate in Italia fossero inidonee nonché pagate di più rispetto al prezzo medio praticato all’epoca. Si tratta di un approccio quantomeno spregiudicato, dal momento che le consegne erano destinate anche agli operatori negli ospedali e nelle rsa. Fratelli d’Italia continuerà a far luce su questo, come su altri aspetti oscuri della gestione della pandemia di Covid, nonostante i tentativi ostruzionistici della sinistra”, aggiunge in una nota la deputata Alice Buonguerrieri, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Covid.